Antiche prigioni di Palazzo Pretorio
Pubblicato in Feltre e dintorni
Riaperte al pubblico il 24 luglio 2020, come luogo della memoria da riscoprire, le ex Prigioni feltrine occupano il piano interrato e seminterrato del cinquecentesco Palazzo Pretorio, già Archivio comunale.
Complice un suggestivo gioco di luci che sembra rievocare l'illuminazione prodotta dalle torce dei carcerieri, il visitatore si addentra con un vago timore reverenziale in queste segrete che dalla loro fondazione hanno ospitato malviventi di ogni risma. Le porte massicce, con tanto di spioncino per le guardie, non permettevano certo sogni di fughe avventurose: al contrario rimarcavano senza appello uno stato di detenzione definitivo. Di un fascino tutto particolare, tali da suscitare una genuina ammirazione per i loro anonimi autori, i graffiti sul muro: tracce di un ultimo sussulto di orgoglio di chi, spesso, era fin troppo consapevole della sorte che lo attendeva.
L'accesso alle prigioni, contingentato e destinato a piccoli gruppi, è consentito solo in orario serale dalle 20.00 alle 23.00. Scelta resa necessaria dall'attuale condizione sanitaria, ma al tempo stesso quanto mai indovinata per aggiungere un pizzico di pepe ad una visita altamente consigliata.